Policrate di Efeso (130 circa – 196) è stato un vescovo greco antico di Efeso (probabilmente l'ottavo) alla fine del II secolo.

Policrate ci è noto dal V libro della Storia ecclesiastica di Eusebio di Cesarea che narra della questione quartodecimana che lo vide opposto a papa Vittore I.

L'unico suo scritto rimasto è la lettera, riportata parzialmente da Eusebio, che egli scrisse a Vittore I quando aveva probabilmente 65 anni. In tale lettera, per sostenere l'osservanza quartodecimana per la celebrazione della Pasqua, ricorda i personaggi importanti della propria Chiesa, tra cui Filippo l'apostolo che «si è addormentato a Gerapoli», le due figlie di Filippo, Giovanni quello che «si era chinato sul petto del Signore, il quale fu sacerdote, ha indossato la lamina e fu testimone e maestro e si addormentò a Efeso», Policarpo di Smirne che «fu vescovo e martire», Melitone di Sardi «l'eunuco che visse unito nello Spirito Santo e che giace in Sardi, in attesa dell'episcopato dal cielo, quando risorgerà dai morti.» Tutti costoro, sostiene Policrate, seguirono l'osservanza quartodecimana, alla quale anch'egli e diversi vescovi d'Asia si attenevano; Vittore, però, non mutò parere e anzi considerò Policrate e le chiese d'Asia quartodecimane come eterodosse, dichiarandole non più in comunione.

Note

Bibliografia

  • (FR) G. Fritz, Polycrate, in Dictionnaire de théologie catholique, vol. 12,2, Parigi, 1935, col. 2520.

Collegamenti esterni

  • (EN) Polycrates, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
  • (EN) Policrate di Efeso, in Cyclopædia of Biblical, Theological, and Ecclesiastical Literature, Harper.

I sette fanciulli dormienti di Efeso (inv. 1890 n. 9326), icona della

Tra le meraviglie di Efeso Lonely

appunti storia dell'architettura uno polimi

Visitare Efeso tutto quello che è utile sapere

La favola della botte Efeso